"Spelunca aliquando pravitatis hereticae". Ricerche sulla basilica romana di Sant'Agata dei Goti

Aimone, Marco (2016) "Spelunca aliquando pravitatis hereticae". Ricerche sulla basilica romana di Sant'Agata dei Goti. Reti Medievali Rivista, 17 (2). pp. 19-82. ISSN 1593-2214

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Sant’Agata dei Goti, fra la basiliche paleocristiane meglio conservate di Roma, è nota soprattutto perché, nel V e nel VI secolo, fu un luogo di culto ariano: il suo fondatore è generalmente identificato con il potente generale “barbaro” Ricimero, committente del mosaico absidale, e il nome stesso richiama alla memoria il popolo ostrogoto, in maggioranza di fede ariana come il suo re Teoderico. Tuttavia, un riesame dei caratteri architettonici e un confronto con le fonti scritte più antiche suggeriscono per la chiesa una cronologia più alta, rimettendo in discussione il nesso comunemente accettato fra eresia e “barbarie”, che starebbe all’origine di questo luogo di culto. Ciò consente di riconsiderare da una nuova prospettiva aspetti poco noti del contesto politico, etnico e religioso di Roma, dai decenni finali dell’Impero d’Occidente fino alla riconquista di Giustiniano e all’invasione longobarda.

Tipologia del documento: Articolo in rivista
Parole chiave: Architettura paleocristiana, Topografia cristiana, Chiese ariane, Ricimero, Gregorio Magno
Soggetto: D History General and Old World > D History (General) > D111 Medieval History
Depositato da: dr Vincenzo De Luise
Depositato il: 27 Dic 2016 04:16
Ultima modifica: 27 Dic 2016 04:19
URI: http://www.rmoa.unina.it/id/eprint/4435

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