La serva-pellegrina. Storia di «monna Margherita [che] andò al Sipolchro e a San Iachopo e [a] Ascesi» (Firenze, 1426-1427)

Chabot, Isabelle (2024) La serva-pellegrina. Storia di «monna Margherita [che] andò al Sipolchro e a San Iachopo e [a] Ascesi» (Firenze, 1426-1427). In: Ritratti di donne: una Storia di esperienze. Saggi per Paola Guglielmotti. Quaderni della Società Ligure di Storia Patria (16). Società Ligure di Storia Patria, Genova, pp. 229-247. ISBN 979-12-81845-05-3

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ITALIANO: Nella sua dichiarazione fiscale al catasto fiorentino presentata il 12 luglio 1427, una serva di nome Margherita D’Antonio raccontò come, sei mesi prima, aveva indirizzato ai «Collegi» del Comune di Firenze una petizione contro il suo ex padrone, il notaio ser Stefano di Michele Martelli, nella quale rivendicava quattordici anni di salario per altrettanti anni in cui era stata a servizio in casa sua senza mai esser stata pagata. Convocati entrambi a gennaio 1427, per un’audizione, ser Stefano riconobbe che Margherita era stata la sua serva in casa per 15 anni, dal 1411 al 1426, mentre Margherita ribadì la sua richiesta di essere pagata per tutto quel tempo, salvo l’anno in cui «andò al Sipolchro e a San Iacopo e Ascesi», in pellegrinaggio. L’esito deliberativo della petizione fu favorevole a Margherita, ma nell’estate 1427 il notaio non aveva ancora pagato il suo debito. Mettendo insieme alcuni indizi rintracciati anche nella dichiarazione fiscale del notaio, l’articolo cerca di tratteggiare i lineamenti di questa umile donna, serva audace nonché intrepida pellegrina, capace di appropriarsi di un nuovo spazio pubblico di scrittura come il catasto per ribadire la sua vicenda giudiziaria e i suoi diritti e così facendo svelare un po’ della sua storia. L’edizione della portata di Margherita d’Antonio è presentata nell’appendice documentaria. / ENGLISH: In her portata (tax declaration) to the Florentine catasto submited on 12 July 1427, a maidservant named Margherita d’Antonio told how, six months earlier, she had addressed a petition to the ‘Collegi’ of the Commune of Florence against her former master, the notary ser Stefano di Michele Martelli, in which she claimed fourteen years’ wages for as many years that she had served in his house without ever having been paid. Both were called upon in January 1427 for a hearing: ser Stefano acknowledged that Margherita had been his servant in the house for 15 years, from 1411 to 1426, while Margherita reiterated her request to be paid for all that time, except for the year in which she ‘went to Jerusalem and San Iacopo [Santiago di Compostella] di Compostella and Assisi’ on pilgrimage. The outcome of the petition was favorable to Margherita, but by the summer of 1427 the notary had still not paid his debt. By assembling some evidence also found in the notary's tax declaration, the article attempts to sketch the features of this humble and illiterate woman, a daring servant as well as an intrepid pilgrim, who was able to appropriate a new public space of writing such as the catasto to reassert her legal case and her rights and thus reveal a little of her story. The edition of the Margherita d'Antonio's portata is presented in a documentary appendix.

Tipologia del documento: Capitolo di libro
Parole chiave: Serve, lavoro femminile, pellegrine, Servants, Female labour, Female pilgrims
Soggetto: D History General and Old World > D History (General) > D111 Medieval History
Depositato da: dr Vincenzo De Luise
Depositato il: 28 Lug 2025 07:05
Ultima modifica: 28 Lug 2025 07:05
URI: http://www.rmoa.unina.it/id/eprint/7109

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