Mineo, Ennio Igor (2021) Fazioni e popolo in una provincia del dominio pontificio fra XIII e XIV secolo. In: "Fiere vicende dell’età di mezzo". Studi per Gian Maria Varanini. Reti Medievali. E-Book (40). Firenze University Press, Firenze, pp. 225-239. ISBN 978-88-5518-423-6
Preview |
Text
RM40 - Mineo.pdf - Published Version Download (1MB) | Preview |
Abstract
ITALIANO: Tra XIII e XIV secolo alcune città dello stato della chiesa in formazione sperimentano un regime di autogoverno che prevede accanto agli organi più propriamente comunali la presenza delle fazioni, guelfa e ghibellina, formalmente rappresentate in quegli stessi organi, in modo paritario. Il caso di Todi è piuttosto noto, data la funzione che Bartolo da Sassoferrato gli assegna nel suo Tractatus de guelphis et gebellinis (1350 circa), ma la storiografia ha già appurato che questa tradizione politica durava dal 1260 circa, almeno. Alcuni indizi fanno ritenere che però la possibilità di una qualche forma di integrazione delle fazioni nel quadro istituzionale locale avvenisse anche altrove, e non lontano, ad Amelia a esempio. Qui, nel nuovo statuto di popolo, 1343, troviamo la ripartizione su base fazionaria dei ruoli del priorato. A Todi, nel 1337, era avvenuto qualcosa di analogo: lo statuto emanato quell’anno fa seguito all’instaurazione di un regime esplicitamente popolare che, in continuità con la tradizione locale, integra al suo interno guelfi e ghibellini. Gli esempi di queste, e forse altre, comunità della provincia del Patrimonio di san Pietro in Tuscia possono così aggiungere qualche elemento utile alla discussione sul problema delle fazioni e del loro ruolo nell’ordine politico comunale e post-comunale, e in particolare sul rapporto fra popolo come sistema istituzionale e parti. / ENGLISH: Between the 13th and 14th centuries, a number of cities in the inchoative papal state experimented a system of self-government that allowed the Guelph and Ghibelline factions, formally represented in those same bodies on an equal footing, to work alongside the more strictly communal magistracies. The case of Todi is rather well known, given the role that Bartolo da Sassoferrato assigns to it in his Tractatus de guelphis et gebellinis (ca. 1350), but current research has already ascertained that this political tradition appeared at least around 1260. Some evidence can suggest, however, that some form of integration of factions into the local institutional framework was possible elsewhere, and not far away, at Amelia for example. Here, in the new statute of the people (1343), we find a distribution of the roles of the priorato based on factions. At Todi, in 1337, something similar had happened: the statute issued that year followed the establishment of an explicitly popular regime which, in continuity with local tradition, integrated Guelphs and Ghibellines within it. The examples of these, and perhaps other, communities in the province of the Patrimonio di San Pietro in Tuscia can thus add some useful elements to the discussion of the problem of factions and their role in the communal and post-communal political order, and in particular the relationship between the people (popolo) as an institutional system and the parties.
Item Type: | Book Section |
---|---|
Uncontrolled Keywords: | Medioevo, Secoli XIII-XIV, Todi, Fazioni, Popolo, Stato della Chiesa, Middle Ages, 13th-14th centuries, Todi, Factions, People, Papal State |
Subjects: | D History General and Old World > D History (General) > D111 Medieval History |
Depositing User: | dr Vincenzo De Luise |
Date Deposited: | 14 Dec 2021 13:53 |
Last Modified: | 14 Dec 2021 13:53 |
URI: | http://www.rmoa.unina.it/id/eprint/6699 |
Downloads
Downloads per month over past year
Actions (login required)
View Item |