Sereno, Cristina (2012) Bertilla e Berta: il ruolo di Santa Giulia di Brescia e di San Sisto di Piacenza nel regno di Berengario I. Reti Medievali Rivista, 13 (2). pp. 163-186. ISSN 1593-2214
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Abstract
Di nessuna delle due mogli di Berengario I – Bertilla, la prima, un’aristocratica di origine supponide e Anna, la seconda, una principessa bizantina – si sono conservate le carte dei dotari. Di entrambe, inoltre, nessuna carta ricorda attività economiche o patrimoniali. Nel contesto familiare di Berengario I emerge però una delle due figlie, Berta, che fu badessa del monastero di San Salvatore di Brescia e poi anche, per nomina paterna, del monastero di San Sisto di Piacenza, fondato pochi decenni prima da Angelberga. Entrambi i monasteri avevano raccolto nei loro patrimoni larghe quote del fisco regio, spesso in prima istanza transitati nei dotari delle regine: le curtes e i monasteri dipendenti erano sparsi in tutta la parte settentrionale della penisola e, in taluni casi, oltrepassavano la linea degli Appennini. Berta appare così assumere presso la corte di Berengario una funzione di grande rilievo nella gestione e nella salvaguardia dei patrimoni di tali monasteri.
Item Type: | Article |
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Additional Information: | Nella sezione monografica: "Il patrimonio delle regine: beni del fisco e politica regia fra IX e X secolo", a cura di Tiziana Lazzari. |
Uncontrolled Keywords: | Dotari, Regno italico, Fisco regio, Regine, Monasteri, Berta, Bertilla, Berengario |
Subjects: | D History General and Old World > D History (General) > D111 Medieval History |
Depositing User: | dr Vincenzo De Luise |
Date Deposited: | 30 Mar 2015 04:56 |
Last Modified: | 30 Mar 2015 04:56 |
URI: | http://www.rmoa.unina.it/id/eprint/2111 |
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