De Angelis, Gianmarco (2011) "Omnes simul aut quot plures habere potero". Rappresentazioni delle collettività e decisioni a maggioranza nei comuni italiani del XII secolo. Reti Medievali Rivista, 12 (2). pp. 151-194. ISSN 1593-2214
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Testo
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Abstract
Fin dalle più risalenti attestazioni dei collegi consolari e dei consilia ristretti, la vita politica dei comuni italiani rappresenta un interessante laboratorio di sperimentazioni di pratiche deliberative. Il saggio indaga forme e protagonisti dei processi decisionali, ripercorrendo le fasi che hanno scandito la progressiva affermazione delle logiche maggioritarie e mostrandone ambiti e ragioni di applicazione concreta fino all'avvento del regime podestarile. Punti di riferimento obbligati in materia sono gli studi – degli inizi del Novecento ma ancora fondamentali – di Edoardo Ruffini: nella prima parte del contributo se ne discutono le acquisizioni più rilevanti, a partire dalla sottolineatura della relatività storica del principio maggioritario, che «non ha in sé la sua ragione di essere; la può acquistare o non, a seconda del dove e del come lo si applica». Gli esempi forniti dalla documentazione (notarile e normativa) e dalle fonti narrative del XII secolo confermano e anzi precisano la valenza eminentemente pratica di tale «formula giuridica», aprendo interessanti squarci sulla cultura politica e sul funzionamento istituzionale degli organi comunali in età consolare.
Tipologia del documento: | Articolo in rivista |
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Parole chiave: | Comuni, Politiche, Principio di maggioranza, Edoardo Ruffini |
Soggetto: | D History General and Old World > D History (General) > D111 Medieval History |
Depositato da: | dr Vincenzo De Luise |
Depositato il: | 29 Mar 2015 06:34 |
Ultima modifica: | 29 Mar 2015 06:34 |
URI: | http://www.rmoa.unina.it/id/eprint/2085 |
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