Ansani, Michele (2006) Edizione digitale di fonti diplomatiche: esperienze, modelli testuali, priorità. Reti Medievali Rivista, 7 (2). pp. 1-17. ISSN 1593-2214
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Testo
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Abstract
L'impiego di standard digitali per la codifica testuale (per esempio XML o TEI) ha realmente significato un progresso nel metodo scientifico e nell'edizione dei documenti diplomatici? Negli ultimi anni è cresciuta al riguardo una certa fiducia, soprattutto fra i giovani studiosi, ma la concreta pratica delle edizioni e la relativa progettazione non pare abbia finora mantenuto le promesse. In questo contributo sono fissati alcuni punti circa il contesto e la specificità di questo tipo di documentazione, allo scopo di restituire una corretta dimensione al significato e all'utilità delle edizioni digitali.
Tipologia del documento: | Articolo in rivista |
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Informazioni aggiuntive: | È qui proposto, con qualche aggiustamento e i necessari riferimenti bibliografici, il testo letto a Verona nell’ambito del convegno su "L’edizione digitale dei testi letterari e delle fonti documentarie. Il problema della rappresentazione del testo" (15-16 dicembre 2005). |
Parole chiave: | Medioevo, Fonti, Edizioni digitali |
Soggetto: | D History General and Old World > D History (General) > D111 Medieval History |
Depositato da: | dr Vincenzo De Luise |
Depositato il: | 18 Mar 2015 16:25 |
Ultima modifica: | 18 Mar 2015 16:29 |
URI: | http://www.rmoa.unina.it/id/eprint/1896 |
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